Il Sea Drone Tech Summit 2019 si svolgerà a Ostia (Roma) nei giorni martedì 29 e mercoledì 30 ottobre 2019. Oltre alle sessioni congressuali, sono anche previste un'ampia area espositiva, con i desk di Enti di ricerca, Università e Aziende, che presenteranno i propri mezzi in mostra statica. In programma anche alcune dimostrazioni operative in vasca e in mare.
Accoglienza e accrediti
1ª Sessione “Droni e robot sottomarini” - 1ª parte
I droni subacquei, esempio dell’applicazione della tecnologia robotica al servizio dell’esplorazione degli abissi marini, integrano le capacità della Marina Militare Italiana nell’assolvimento dei suoi compiti istituzionali, volti ad assicurare la sicurezza del mare.
L’esperienza di ENEA nella progettazione e realizzazione di droni subacquei, operanti anche in sciami, per la sorveglianza e il monitoraggio del patrimonio archeologico sottomarino.
L’impiego dei droni marini di piccole/medie dimensioni è cresciuto esponenzialmente in questi ultimi anni grazie alla loro versatilità di utilizzo che li rende particolarmente adatti a svolgere attività quali riprese sottomarine, esplorazione dei fondali, monitoraggio dell’ambiente, controllo di piattaforme offshore e allevamenti ittici, fino al soccorso di naufraghi e bagnanti in difficoltà. Questa ampia diffusione impone tuttavia la progettazione mirata di unità a basso impatto acustico per limitare il tipico buzz generato dai propulsori (eliche) che può diventare insostenibile quando flotte di droni operano contemporaneamente in una determinata regione marina. In questo contesto, la disponibilità di formulazioni idroacustiche accurate, capaci di predire il rumore in acqua nel campo vicino e lontano, è di fondamentale importanza per il progetto preliminare di veicoli low-noise engineered. Si vuole presentare un’analisi idroacustica di droni marini basata su un approccio in cascata a tre livelli: inizialmente, le principali sorgenti acustiche vengono caratterizzate mediante analisi fluidodinamica del campo attorno al corpo in configurazione completa (carena, appendici, propulsori); quindi la radiazione del rumore nel campo vicino, ovvero per distanze paragonabili a qualche diametro di elica dal drone, viene predetta mediante l’uso dell’analogia acustica di Ffowcs Williams and Hawkings (FWH) che tiene in conto la forma del corpo, il suo moto, i carichi non stazionari a cui è soggetto e il campo vorticoso/turbolento attorno al drone. Infine, si effettua la propagazione in campo lontano a partire dalle predizioni del solutore FWH, mediante formulazioni in grado di modellare l’effetto sulla propagazione sonora delle non uniformità dell’acqua e dell’eventuale presenza di ostacoli, come terreno e superficie libera dell’acqua. Una possibile formulazione utilizzabile è quella basata sulla Ray Theory, i cui fondamenti sono analoghi a quelli che governano la propagazione in aria. I risultati idroacustici mostrati fanno riferimento al solo propulsore e mettono in luce gli aspetti principali dell’approccio sopra descritto.
Il rumore emesso da droni marini o altri mezzi subacquei è oggetto di numerosi studi sperimentali e numerici in relazione all’impatto che esso ha verso l’ambiente circostante. Nel caso degli esperimenti, la misura di segnali idroacustici sia al vero che in laboratorio, è tuttavia insidiosa perché inficiata dal contributo di fluttuazioni di pressione idrodinamica dovuta alla presenza di strutture vorticose. Tale componente di pressione non ha a che vedere con ciò che viene chiamato comunemente “rumore” perché non è associata a onde acustiche che si propagano nel mezzo con la velocità del suono. Il problema è dovuto alla dimensione notevole della lunghezza d’onda delle onde acustiche in acqua che, a causa del valore elevatissimo della velocità del suono, è molto maggiore che in aria. Ne consegue che, per poter effettuare una misura accurata della pressione acustica, il sensore dovrebbe essere posizionato a decine di metri di distanza dalla sorgente di rumore ed in condizioni di quiete, una situazione che è quasi mai impossibile da realizzare. Nel presente lavoro viene presentata una tecnica innovativa di analisi dei segnali basata sull’uso delle trasformate wavelet (analisi tempo-frequenza) che consente il filtraggio della componente idrodinamica indesiderata da segnali idroacustici. La metodologia è stata applicata con successo in esperimenti in aria nel caso di getti turbolenti e in acqua per lo studio del rumore di eliche navali. Alcuni dei risultati trovati saranno presentati a dimostrazione dell’efficacia della tecnica e della sua applicabilità anche nel caso di droni subacquei.
La ricerca tecnologica in ambito marino ha una spiccata natura interdisciplinare legata sia alla natura dell'ambiente di riferimento, sia ai metodi necessari per sviluppare soluzioni avanzate. L'esplorazione, l'intervento, e molte attività di servizio in ambito subacqueo e di superficie possono essere svolte con l'aiuto di sistemi robotici se non addirittura completamente delegate ad essi. Le tecnologie abilitanti per sviluppare questo tipo di soluzioni includono, per esempio, l'acustica subacquea, le comunicazioni ed il networking, i sistemi di navigazione, guida e controllo, la modellizzazione, la simulazione, il signal-processing, la manipolazione robotica, i sistemi di sensoristica e attuazione marini, i sistemi di gestione e ricarica dell'energia, l'elettronica embedded e praticamente tutte le competenze dell'ICT. Al fine di raccogliere e mettere a fattor comune lo spettro delle conoscenze necessarie per progredire nella ricerca robotica marina e dell'ingegneria oceanica, nel 1999 è stato fondato il centro interuniversitario di sistemi integrati per l'ambiente marino (ISME). A 20 anni dalla sua fondazione, oggi il centro raggruppa nove atenei italiani, impegnati nell’ambito di numerosi progetti su scale internazionali, nazionali e regionali, costituendo un intero ecosistema distribuito sul territorio nazionale, ove i vari nodi sono coordinatamente impegnati su attività di ricerca di base e sperimentale, con condivisione di risorse logistiche e attrezzature strumentali. La presentazione mira a fornire una breve panoramica delle attività recenti e dei risultati del centro.
I veicoli/robot marini, senza personale a bordo (veicoli unmanned), possono essere prevalentemente suddivisi in mezzi autonomi, AUVs - Autonomous Underwater Vehicles e ASVs - Autonomous Surface Vehicles, e teleoperati, ROVs - Remotely Operated Vehicles. Verranno presentati, ma non solo, i veicoli autonomi MARTA e FeelHippo, sviluppati dal Dipartimento di Ingegneria Industriale (DIEF) dell’Università degli Studi di Firenze (UNIFI). Tali veicoli possono essere utilizzati in svariati ambiti e tipi di missione e possono facilmente raccogliere dati sull’ambiente marino che li circonda, ad esempio al fine di ricostruire mappature 2D o 3D dei fondali o di target di interesse. Sono dispositivi versatili e riconfigurabili, ed è pertanto possibile montarvi a bordo diversi sensori adatti per campagne sperimentali. Oltre alle finalità dual use, tali campagne risultano utili per i settori, solo per citarne alcuni, della biologia, archeologia, monitoraggio costiero, geologia, monitoraggio ambientale, Oil&Gas. La presentazione mira a fornire una breve panoramica delle attività recenti svolte da UNIFI DIEF con i propri robot marini.
Robotica marina bio-ispirata all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Millenni di evoluzione hanno perfezionato soluzioni a problemi di locomozione, manipolazione e sopravvivenza in ambiente acquatico che rendono gli animali marini superiori a ROV ed AUV per velocità, manovrabilità e destrezza. All'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa vengono sviluppati robot marini che prendono ispirazione dalla biologia per ottenere nuove capacità in grado di complementare quelle dei robot tradizionali. In questa presentazione verranno presentati i prototipi sviluppati nel nostro istituto e sottolineati i vantaggi dell'approccio bio-ispirato.
Pausa pranzo
Dimostrazioni operative in vasca presso il Polo Natatorio di Ostia
1ª Sessione “Droni e robot sottomarini” - 2ª parte
Nido Robotics fabbrica droni subacquei per fare ispezioni, manutenzione oppure ricerca, in maniera efficiente, con prezzi competitivi e senza rischiare vite umane. Li chiamiamo ROV: Remote Operated Vehicle. Il Sibiu Nano ed il Sibiu Pro sono ROV subacquei. Perfetti per ispezioni visuali e lavori professionali nell’ambiente sottomarino, anche in spazi di difficile accesso, grazie alle sue piccole dimensioni. Chiunque può pilotarli, da qualsiasi computer, e non hanno bisogno di un sistema di alimentazione fuori dall’acqua perché funzionano con batterie indipendenti.
Zeno AUV è un drone subacqueo di nuova concezione sviluppato da MDM TEAM dotato di 8 motori e può essere facilmente customizzato con i principali payload ottici e acustici presenti sul mercato. Punti di forza e peculiarità del veicolo sono le ridotte dimensioni e peso, la portabilità (due persone con carico individuale di circa 20kg) e la presenza di un sistema di attacco rapido per le batterie, che ne permette una semplice e veloce sostituzione, con notevoli vantaggi in termini di estensione dell’autonomia di missione. Durante l’ultimo anno Zeno ha visto un restyling del proprio software con un duplice scopo: da una parte sfruttare al meglio le caratteristiche di estrema manovrabilità grazie alla disponibilità di ben 8 motori e dall’altra di semplificare l’interfaccia uomo-macchina (HMI) rendendola fruibile a utenti privi di retaggio tecnico. Le caratteristiche di leggerezza ed estrema manovrabilità rendono Zeno AUV un perfetto ausilio tecnologico per la maggior parte dei servizi che caratterizzano la underwater blue economy, spaziando dalle tipiche campagne di monitoraggi dei fondali marini, fluviali e bacini idrici, fino ad arrivare a servizi di surveillance a supporto alle attività delle autorità portuali e costiere.
La presentazione si articola in due parti. La prima descrive le caratteristiche e le prestazioni del piccolo rov ARGO, la seconda parte sarà dedicata al nostro micro-propulsore JET300. Il drone ARGO è disegnato per impieghi di esplorazione ed è destinato anche per utilizzo didattico ed hobbistico per questo viene proposto in 'scatola di montaggio'. ARGO permette tre differenti configurazioni di motori a seconda dell'impiego cui è destinato (numeri dei gradi di libertà, pay-load, speed, ... ) ed è comandato da una comune scheda Arduino il cui software è facilmente modificabile da chi è minimamente esperto di programmazione. ARGO è spinto dai JET300, micro-propulsori oggetto di deposito brevettuale, ha la sua via rischiarata da nostri illuminatori ed una camera per le manovre in soggettiva. Tutti questi componenti sono stati da noi progettati per un servizio continuo persino fuori dall'acqua proprio perché devono sostenere, anche a secco, le eventuali fasi di debug del software.
Fondata nel 1975 come azienda privata indipendente e ancora oggi di proprietà della stessa famiglia, Novacavi è specializzata nella progettazione e produzione di cavi elettrici speciali impiegati nelle condizioni più varie ed estreme. Novacavi offre una conoscenza approfondita della varietà dei materiali utilizzabili, una capacità di progettazione ingegneristica ad hoc per ogni progetto, un’esperienza consolidata delle migliori tecniche di fabbricazione, la produzione interna di tutti gli elementi ottimizzando controllo di qualità e tempi di consegna, versatilità e flessibilità nella realizzazione di soluzioni innovative. Da anni sostiene lo sviluppo delle tecnologie marine e subacquee con i propri prodotti tanto da essere inserita nella lista annuale del 2019 delle 100 aziende leader nel settore della tecnologia subacquea della prestigiosa rivista americana Marine Technology Reporter (MTR) per capacità di progettazione e realizzazione di cavi tether per ROV (Remotely Operated Vehicles) e droni subacquei personalizzabili in qualsiasi configurazione immaginabile.
The Sea Opportunities srl si occupa di Ricerca & Sviluppo, produzione e commercializzazione di nuove tecnologie - robotica, sensori e software dedicati - con il miglior rapporto qualità prezzo, alimentate da fonti di energia rinnovabile, destinate ad essere impiegate prevalentemente nel settore dei lavori subacquei. T S O srl è in grado di offrire servizi innovativi soprattutto nel campo del monitoraggio, della ricerca scientifica, dell’ispezione anche preventiva e della prospezione di: acque (relativamente a mari, fiumi e laghi), metanodotti, piattaforme petrolifere e piattaforme producenti energie rinnovabili, acquedotti, dighe, siti archeologici subacquei, parchi e aree marine protette, aree subacquee interessate dalla presenza di residui bellici, aree sommerse dedicate all’acquacoltura.
Conclusione lavori
2ª Sessione “Droni navali di superficie”
Verrà presentata la piattaforma multiuso USV SWAMP (Shallow Water Autonomous). Oltre a consentire applicazioni in acque ultra-basse, essendo in grado di operare a meno di 30 cm di profondità, SWAMP USV apre la strada alla ricerca robotica nel campo dei veicoli marini cooperativi senza pilota modulari autoassemblanti/smontati e distribuiti progettazione e implementazione di algoritmi di guida e controllo basati sull'intelligenza artificiale (machine learning, learning from human, ecc.). Grazie al suo innovativo design meccanico (propulsione pump-jet, scafo in schiuma, ecc.), SWAMP USV costituisce una piattaforma facilmente implementabile e sicura per la realizzazione di esperimenti che coinvolgono cittadini e studenti. Ciò è fondamentale per sostenere la realizzazione di progetti di ricerca e innovazione sullo sviluppo di agenti fisici autonomi in grado di operare in presenza e cooperare con esseri umani e sistemi umani come, ad esempio, nel caso di UMV che lavorano nelle aree portuali e costiere . L'accettazione sociale di tale nuova tecnologia richiede, a giudizio del relatore, l'attuazione di progetti di RSI, compresa la comunicazione e il coinvolgimento attivo dei cittadini e delle parti interessate sin dalle prime fasi del loro sviluppo.
L’ISPRA, nell’ambito delle sue attività di monitoraggio marino, si è dotato di un innovativo veicolo autonomo di superficie denominato DEVSS “DEvelopment Vehicle for Scientific Survey”. Il sistema, realizzato grazie alla collaborazione della Spin-Off dell’Università della Calabria 3D Research srl, specializzata nello sviluppo di tecnologie applicate all’ambiente marino, consentirà di effettuare il monitoraggio di una vasta gamma di parametri ambientali con la massima efficienza. Il veicolo infatti è equipaggiato con un sistema di navigazione autonoma, doppia propulsione elettrica ed elica aerea, controllo remoto e sistema di posizionamento GPS. Inoltre, grazie al suo innovativo sistema di alloggiamento “OrangeKit”, DEVSS offre un’estrema flessibilità di impiego in quanto permette di alloggiare e gestire da remoto una vasta gamma di sensori e strumenti ottici e acustici, tipo Single Beam e Side Scan Sonar ideali per il monitoraggio e l’analisi dei tratti costieri in maniera economica ed a basso impatto ambientale. La presentazione verterà sulle caratteristiche innovative del veicolo DEVSS e sui casi applicativi di mappatura multiscala delle praterie di Posidonia oceanica mediante acquisizioni acustiche, immagini satellitari e voli aerei con Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR).
Il monitoraggio e la gestione della qualità delle acque interne è un tema molto importante per la società. Le normative europee definiscono le azioni di monitoraggio da attuare ma l’implementazione di tali normative richiede un notevole impegno economico. Il progetto INTCATCH 2020 (inizio giugno 2016 e termine febbraio 2020), finanziato dalla comunità europea, si pone come obiettivo quello di impiegare nuove tecnologie per la gestione ed il monitoraggio dei bacini idrici al fine di ridurre il costo e massimizzare le informazioni acquisite. In questo contesto, l’utilizzo dei droni acquatici di superficie può ridurre notevolmente i costi associati fornendo al contempo maggiori informazioni agli enti preposti al monitoraggio ed ai decisori. L’intervento si focalizzerà sulla descrizione dei droni sviluppati durante il progetto INTCATCH e delle attività di raccolta dati effettuate. I droni sono di ridotte dimensioni per massimizzare la facilità di trasporto ed impiego, hanno un costo contenuto, sono in grado di operare con un alto livello di autonoma e rendono disponibili le misure acquisite in tempo reale tramite un sistema informativo basato su tecnologia “cloud”. L’intervento descriverà le misurazioni che i droni sono in grado di effettuare e illustrerà in dettaglio il livello di autonomia raggiunto. Verrà presentato l’impiego dei droni nel contesto del progetto e si delineeranno possibili sviluppi futuri.
OPENSwap: è un USV realizzato con tecnologie Open composto da un catamarano corredato da 4 motori brushless, dal peso complessivo ridotto (<30kg) che si distingue per l’estrema modularità, l’elevata autonomia e l’ampia capacità di carico (~40kg). Può essere impiegato per il monitoraggio geofisico (e non solo) degli ambienti acquatici ed è aperto ad applicazioni custom. Nel pacchetto OPENSwap-Hydro trovano posto, oltre al sistema di navigazione autonomo, manuale ed assistito, un single-beam a 50-200kHz per il rilievo batimetrico con bottom-tracking e registrazione dell’ecogramma in formato geofisico SEG-Y, un doppio GPS per heading RTK ed una videocamera frontale wide-angle. Il software OPENSwapNAV consente di gestire il veicolo in tempo reale, di pianificare le rotte, di controllare i sensori di bordo e di monitorare tutti i parametri del mezzo. La portata radio è a scelta tra 1 km e 2-3km in linea di vista. La versatilità della meccanica, dell’elettronica, e del software, nonché l’ampio spazio presente negli scafi e al di sotto del vano centrale, consentono customizzazioni su specifiche richieste e l’interfacciamento con svariate tipologie di strumenti come ad esempio side-scan sonar, multibeam, sonde multiparametriche per la qualità delle acque, correntometri adcp e campionatori d’acqua. OPENSwap è il primo robot acquatico veramente alla portata di tutti che rivoluzionerà il mercato degli USV in maniera radicale, grazie alla sua estrema efficienza, totale versatilità e i prezzi contenuti.
Il piccolo drone idrografico Echoboat è la soluzione ideale per rilievi in porti, fiumi, laghi, baciniidroelettrici, cave, lagune. Dove l'uso di imbarcazioni tradizionali è problematico, antieconomico o addirittura impossibile.
È autonomo o pilotabile in remoto, è equipaggiabile con multibeam, piattaforma inerziale, side scan sonar interferometrico, ADCP e altri strumenti di rilievo.
Automazione del processo di controllo e bonifica degli specchi d’acqua dai rifiuti solidi galleggianti (Marine Litter). Una soluzione ingegneristica sul servizio di pattugliamento per gli addetti alla salvaguardia ambientale degli specchi d’acqua marini, lacustri e fluviali. Il sistema automatico Litter Hunter, integrato al territorio consente con costi competitivi il rilevamento ed il recupero dei rifiuti galleggianti, attraverso l’utilizzo di droni e natanti automatizzati. L’innovazione tecnologica è nella ridefinizione delle tecnologie con cui agire per il monitoraggio e recupero dei rifiuti, ovvero con un sistema automatico integrato in sostituzione agli altri sistemi di pattugliamento marino o aereo (gommoni o elicotteri) e in sostituzione o in supporto alle tradizionali imbarcazioni di recupero. L’innovazione strategica è nella ridefinizione del momento in cui agire per il recupero dei rifiuti, ovvero quando essi sono di passaggio in un area costiera ed ancora non si sono accumulati. Ciò definisce un approccio strategico innovativo di pattugliamento.
Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia. La Barchetta Magica è un drone a vela a guida autonoma progettato per lunghe missioni in assenza di telecontrollo. È possibile impostare tramite la comunicazione satellitare una missione di pattugliamento che effettuerà senza l’intervento umano. Attualmente è nell’oceano atlantico e potrebbe essere il primo drone ad effettuare la traversata dell’oceano atlantico in solitaria! Lo sviluppo ed i test hanno permesso di evidenziale l’ottima autonomia e l’affidabilità. Tutta la progettazione è basata sul principio di modularità ed abbinata all’intelligenza artificiale può essere usata per il monitoraggio dell’immigrazione (che potrebbe essere segnalata con messaggi satellitari) e l’analisi delle acque costiere in real-time con UMTS. Il suo modesto peso e la facile gestione la rende anche un candidato ideale per il monitoraggio ambientale anche sui laghi.
3ª Sessione “Droni aerei per impiego marino”
SARA (Search And Rescue Aid using high Accuracy GNSS) solution aims to build up an automated system for supporting Vessels in detecting people lost in the sea, especially during the hours of darkness. A such, SARA was meant to be a contribution to the need expressed by Italian Coast Guard in the last years, to be helped in the search and rescue TRITON program, promoted by FRONTEX, the EU’s borders control agency.
The system is based upon a dedicated deployable RPAS (Remotely Piloted Aircraft System) which is tightly coupled with ship architecture through a cable (tethered flight): as soon as its function is needed, the aircraft flies from its home (a dedicated hangar on the top of the ship), and becomes a “virtual pylon” which elevates a VIS-TIR sensor (Visual Spectrum and Thermal Infrared), whose captured images are processed in real time by a local computer. Both RPAS and hangar are equipped with 2 GALILEO receivers in order to provide the relative positioning between the vessel and the RPAS and an estimation of the position of the target detected (small vessel at horizon or survivor swimming in the proximity of the ship).
It is worth that the proposed approach copes with a wide range of domains, above all for general surveillance applications. Indeed, SARA surveillance approach presents an easier, faster, and cheaper method of data collection, and a number of other key advantages. SARA Drone can enter narrow and confined spaces, produce minimal noise, and can be equipped with night vision cameras and thermal sensors, allowing them to provide imagery that the human eye is unable to detect, whereas traditional observational surveillance methods are typically limited by the stationary nature of the camera, which is usually handled manually or fixed upon a tripod or other structure. SARA solution has been developed in the framework of H2020-GALILEO-GSA-2017-1 calls and has received funding from European GNSS Agency (GSA). The solution has been manufactured and is currently (October 2019) being validated with the support of the Polish Search And Rescue Authority in Szczecin, Poland.
Il nuovo drone Falco Xplorer amplia la gamma degli RPAS della famiglia Falco. Il modello originario è stato scelto da cinque clienti internazionali, mentre la versione evoluta Falco EVO è stato adottato dalle Nazioni Unite per la missione umanitaria MONUSCO nella Repubblica Democratica del Congo ed è stato selezionato nell’ambito del programma Frontex, finalizzato alla sperimentazione di droni per il controllo delle frontiere esterne dell’Unione Europea.
Dopo l’ok ministeriale, è in corso l’iter parlamentare per l’acquisto del sistema duale P.1HH, composto da due aeromobili a pilotaggio remoto e una stazione di controllo a terra. Tra le possibili applicazioni di questo sistema, anche la sorveglianza marittima del Mediterraneo.
I sistemi SAPR hanno consentito la sostituzione degli elicotteri e degli aerei in diverse missioni SAR (search and rescue). Eurolink Systems è stata la pioniera nel 2009 per tali innovativi sistemi e presenta le soluzioni allo stato dell’arte nel settore mission critical.
Pausa pranzo
Dimostrazioni in mare di droni subacquei, navali di superficie e aerei per impiego marino
Conclusione congresso